CYPETHERM C.E.
Analisi e certificazione energetica delle prestazioni energetiche degli edifici. Applicativo certificato conforme dal CTI al D.Lgs. 192/2005, con di protocollo n.75, sulla base delle norme UNI/TS 11300 1 e 2:2014; 3:2010; 4, 5 e 6:2016 e UNI 10349 1, 2 e 3: 2016.
Questo strumento è stato sviluppato ispirandosi al flusso di lavoro BIM oriented e trova quindi il suo pieno compimento nell’utilizzo di file in formato IFC4, non precludendo tuttavia la realizzazione di modelli di calcolo a partire da elaborati in dwg, dxf, pdf e jpeg.
In seguito all’evoluzione del quadro normativo di riferimento, realizzatosi in data 29 giugno 2016 con la pubblicazione delle norme UNI/TS 11300 4, 5 e 6 e UNI 10349 1, 2 e 3, CYPETHERM C.E. si propone come interfaccia professionale per i professionisti che si confrontano con il complesso panorama dell’analisi e della certificazione delle prestazioni energetiche degli edifici in Italia. L’ottenimento del numero di protocollo n.75, rilasciato lo stesso giorno dell’entrata in vigore degli aggiornamenti normativi, permette a CYPETHERM C.E. di dare continuità professionale agli utenti.
La novità proposta non riguarda solamente il singolo programma ma l’intero flusso di lavoro, orientato sempre maggiormente verso la tecnologia BIM, implementato da CYPE mediante l’impiego dello standard ISO IFC4 come tramite tra la redazione del progetto architettonico e i software specifici di analisi, verifica, certificazione e dimensionamento.
CYPETHERM C.E. è un programma ideato per il calcolo del fabbisogno di energia termica e primaria degli edifici con conseguente redazione di Relazione Tecnica ex Legge 10 e Attestato di Prestazione Energetica, mediante la simulazione delle prestazioni energetiche di un edificio, realizzata a regime semi-stazionario come proposto dalla norma UNI/TS 11300.
Gli output del software, esportabili in vari formati quali PDF, DOCX, txt, html, rtf, sono suddivisi secondo la classificazione proposta dalla norma in Fabbisogno di energia termica sensibile e latente, Fabbisogno di energia primaria e rendimenti suddivisi per sottosistemi e globali, relazioni riepilogative con un report della quota parte di energia primaria fornita da fonti rinnovabili e i due documenti precedentemente citati, implementati in conformità con i decreti attuativi della Legge 90/2013.
Struttura del software
Definizione del modello di calcolo
I dati di input per la realizzazione del modello di calcolo sono organizzati in una struttura ad albero in componenti opachi, componenti trasparenti, ponti termici lineari, ventilazione e sistemi impiantistici.
Ad ognuno di questi rami corrispondono varie finestre di dialogo che permettono di definire nuovi elementi nel modello o assegnare le caratteristiche di dettaglio agli elementi importati nell’attuazione del BIM workflow.
L’introduzione delle caratteristiche dell’edificio può essere infatti realizzata mediante l’inserimento manuale di dati parametrici e morfotipologici o mediante l’importazione di un file IFC4 che permette di conservare le informazioni applicate al modello nel programma di progettazione architettonica, realizzando in questo modo l’ideale flusso di lavoro implementato da CYPE per questo software.
In questa struttura, nel caso di definizione manuale delle caratteristiche dell’edificio, è possibile inserire, uno ad uno, tutti gli elementi del sistema involucro-impianti. Generalmente tutte le soluzioni presentano due modalità di definizione, una dettagliata mediante la quale è possibile definire elemento per elemento le soluzioni costruttive o impiantistiche, l’altra generica, che permette all’utente di definire il valore finale che entrerà direttamente nel processo di calcolo evitando di definire singoli componenti, ed eseguire così simulazioni di scenari differenti più rapidamente.
Per ciò che riguarda l’introduzione di soluzioni costruttive, da questa versione è stata inserita nel programma una biblioteca di chiusure e partizioni, verticali e orizzontali, contemplate nella UNI/TR 11552, per edifici esistenti. Questa ridotta base dati è stata organizzata in modo tale da permettere all’utente di gestire le varie soluzioni costruttive elemento per elemento, in modo tale da poterle utilizzare direttamente o come base di partenza per una successiva implementazione.
L’organizzazione della struttura prevede quindi la definizione di elementi nella biblioteca e in uno step successivo, la loro assegnazione alle corrispondenti categorie suddivise per elementi costruttivi, tipologie di ventilazione, ponti termici lineari e sistemi impiantistici. Questi ultimi mantengono la suddivisione in Sistemi autonomi e Sistemi collettivi a seconda dell’assegnazione alla singola zona termica o alla definizione di un unico sottosistema di generazione che serva più unità, e presentano un nuovo modulo per la definizione dei sottosistemi di accumulo, a loro volta recuperabili dai sottosistemi di generazione per i servizi di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il manuale di utilizzo di CYPETHERM C.E.
Aggiornamento delle norme UNI/TS 11300 e UNI 10349
Le principali innovazioni e modifiche apportate alla norma UNI/TS 11300 sono:
- Calcolo del periodo di riscaldamento e raffrescamento per zona termica
- Variazione dell’incidenza degli apporti solari nel calcolo dei fabbisogni di energia termica
- Calcolo del fabbisogno di energia termica per raffrescamento
- Fabbisogno di energia termica latente per umidificazione e deumidificazione
- Fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva
- Fabbisogno di energia primaria per ventilazione meccanica
- Fabbisogno di energia primaria per umidificazione e deumidificazione
- Calcolo dell’energia primaria e della quota parte da fonti rinnovabili
- Fabbisogno di energia primaria per trasporto di persone e cose
- Aggiornamento dei parametri climatici della norma UNI 10349
Calcolo del periodo di riscaldamento e raffrescamento per zona termica
Diversamente da quanto definito nella parte 1 della UNI/TS 11300:2008, nella revisione del 2014 il periodo di attivazione di sistemi impiantistici per il riscaldamento o per il raffrescamento dipende dalle caratteristiche delle singole zone termiche. Le durate delle stagioni per la climatizzazione invernale ed estiva sono determinate dal calcolo di apporti e dispersioni per tutti i mesi dell’anno, realizzato a partire dai dati climatici riportati nella UNI 10349 e dal DPR 412 per la località dove è situato l’edificio. Il prospetto 6, che definiva inizio e fine della stagione di riscaldamento in funzione della zona climatica, viene utilizzato adesso come range nel caso il calcolo produca periodi maggiori di quelli indicati.
Variazione dell’incidenza degli apporti solari nel calcolo dei fabbisogni di energia termica
È stato suddiviso il calcolo degli apporti solari in apporti di energia termica per radiazione solare attraverso le partizioni opache e apporti di energia termica per radiazione solare attraverso le partizioni trasparenti, introducendo inoltre il locale veranda o serra che incide con radiazione diretta e indiretta nel calcolo degli apporti della zona climatizzata come previsto dalla UNI EN ISO 13790:2008.
Calcolo del fabbisogno di energia termica per raffrescamento
Fino all’ottobre 2014, pur essendo già state emanate, sia nella parte 1 che nella parte 3, le indicazioni per il calcolo di energia termica e primaria per il raffrescamento dell’edificio, tali fabbisogni non erano presi in considerazione nel calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici. Il fabbisogno di energia termica per raffrescamento segue chiaramente la stessa impostazione dell’analogo calcolo realizzato per il periodo di attivazione dei sistemi impiantistici per riscaldamento, ma inverte l’ordine dei fattori che partecipano alla sua determinazione. In questo caso, infatti, agli apporti di energia termica si sottraggono le dispersioni moltiplicate per il fattore di utilizzazione.
Fabbisogno di energia termica latente per umidificazione e deumidificazione
Per ogni zona termica servita da un impianto di riscaldamento o di raffrescamento che controlla l’umidità dell’aria è necessario calcolare il fabbisogno di energia latente per umidificazione e deumidificazione, calcolati come -min o max tra 0 e la differenza tra l’entalpia del vapore acqueo prodotto internamente alla zona e l’entalpia del vapore d’acqua introdotta per scambi d’aria con l’ambiente circostante nei diversi periodi di calcolo.
Fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva
Come già precedentemente accennato, un’altra modifica significativa è l’introduzione dei fabbisogni per la climatizzazione estiva. La UNI/TS 11300-3 determina il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione estiva e il rendimento globale medio stagionale, ottenuto come il rapporto tra la somma di fabbisogno ideale per raffrescamento e fabbisogni per i trattamenti dell’aria, e il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione estiva.
Fabbisogno di energia primaria per ventilazione meccanica
L’appendice C presenta i calcoli per la determinazione dell’energia primaria per ventilazione meccanica, introducendo inoltre, nel caso di definizione di un impianto aeraulico, il calcolo del fabbisogno di energia termica di una batteria, direttamente convertita in energia primaria in caso di batteria elettrica e considerata a carico del sottosistema di generazione a cui è collegato.
Fabbisogno di energia primaria per umidificazione e deumidificazione
Il fabbisogno di energia termica latente per umidificazione è determinato come descritto nella UNI/TS 11300 -1. Per ottenere il valore del fabbisogno di energia primaria si moltiplica il fabbisogno di energia termica per il fattore di conversione in energia primaria dell’energia elettrica, al momento pari a 2,42 per l’energia elettrica proveniente da rete pubblica, considerando 0.47 di energia primaria proveniente da fonti rinnovabili e 1.95 da non rinnovabili.
Altre verifiche eseguite da CYPETHERM C.E.
Come già segnalato in precedenza CYPETHERM C.E. è un software di calcolo BIM oriented per l’analisi e la certificazione delle prestazioni energetiche degli edifici secondo quanto prescritto dalle norme UNI/TS 1 e 2:2014; 3:2010; 4, 5 e 6:2016 e CTI R14:2013.
Le verifiche effettuate dal software sono sostanzialmente legate alla:
- Verifica della formazione di condensazione interstiziale e superficiale
- Impianti aeraulici
- Sistemi impiantistici di raffrescamento
- Calcolo dell’energia primaria per l’illuminazione e ventilazione meccanica dell’edificio
Verifica della formazione di condensazione interstiziale e superficiale
Verifica della formazione di condensazione interstiziale e superficiale comprende la visualizzazione a livello di zona con la verifica del diagramma psicrometrico della località di riferimento e a livello locale con la verifica delle caratteristiche e del comportamento dell’elemento costruttivo rispetto alla formazione di condensazione.
Impianti aeraulici
È stata implementata la possibilità di introdurre nel modello di calcolo gli impianti aeraulici a tutt’aria e misti, introducendo quindi il concetto di unità di trattamento aria.
Nel pannello U.T.A. è possibile inserire i dati per considerare l’incidenza di Ventilatore di ripresa, Recuperatore di calore, Batteria di riscaldamento, Ventilatore di mandata e, se previsto, il controllo dell’umidificazione dell’aria da parte dell’impianto aeraulico, nel calcolo delle prestazioni energetiche dell’edificio.
Sistemi impiantistici di raffrescamento
Con le modifiche apportate alle parti 1 e 2 della UNI/TS 11300 è stato introdotto il calcolo dei fabbisogni di energia termica e primaria per il raffrescamento dell’edificio, contemplato nelle parti 1 e 3, e finora non presi in considerazione nell’analisi delle prestazioni energetiche a regime stazionario.
Calcolo per la determinazione del fabbisogno di energia per l’illuminazione dell’edificio
Altra importante novità introdotta il 2 ottobre scorso riguarda l’introduzione al calcolo dell’energia primaria per l’illuminazione e ventilazione meccanica dell’edificio. La parte 2 della UNI/TS 11300 riporta le modalità di calcolo per la determinazione del fabbisogno di energia per l’illuminazione dell’edificio con numerosi riferimenti normativi alla UNI EN 15193.
Analisi grafica dei risultati
Con l’aggiornamento 2016.f è stata introdotta nel programma CYPETHERM C.E. la nuova linguetta Analisi grafica dei risultati nella quale è possibile analizzare, separatamente per ogni zona definita mediante l’opzione Configurazione A.P.E., i risultati di calcolo proposti dal programma.
La presenza di questo nuovo strumento di analisi delle prestazioni energetiche dell’edificio oggetto di calcolo viene realizzata mediante varie forme di trasmissione dei risultati all’utente finale.
Con l’opzione Calcolare della nuova linguetta Analisi grafica dei risultati è possibile, prima di accedere alle relazioni giustificative di riepilogo per l’intero edificio, visualizzare i valori proposti dal software, suddivisi in base alla classificazione proposta dall’utente nella linguetta Zone edifici.
La funzionalità Configurazione A.P.E., inserita a partire da questo aggiornamento, permette assegnare ai corrispondenti documenti, le zone termiche definite nel modello di calcolo e introduce l’utente alla nuova funzionalità di visualizzazione dei risultati relativi al singolo attestato con la possibilità di confrontarli con gli analoghi risultati dell’edificio di riferimento utilizzato per l’ottenimento dei valori dell’A.P.E.
I valori proposti nella linguetta Analisi grafica dei risultati sono stati organizzati in:
- Angoli
Permette la visualizzazione degli angoli di ombreggiamento calcolati in automatico dal programma a partire dal modello BIM dell’edificio oggetto di calcolo.
- Riscaldamento
Ppermette di visualizzare graficamente i valori calcolati, colorando la zona termica con la tonalità corrispondente ai risultati ottenuti dal calcolo di fabbisogno di energia termica per riscaldamento.
- Raffrescamento
Permette di visualizzare graficamente i valori calcolati, colorando la zona termica con la tonalità corrispondente ai risultati ottenuti dal calcolo di fabbisogno di energia termica per raffrescamento.
- Rinnovabile
Permette di visualizzare graficamente i valori calcolati, colorando la zona termica con la tonalità corrispondente ai risultati ottenuti dal calcolo quota parte di energia primaria proveniente da fonti rinnovabili.
- Non Rinnovabile
Permette di visualizzare graficamente i valori calcolati, colorando la zona termica con la tonalità corrispondente ai risultati ottenuti dal calcolo quota parte di energia primaria proveniente da fonti non rinnovabili.
- Totale
Permette di visualizzare graficamente i valori calcolati, colorando la zona termica con la tonalità corrispondente ai risultati ottenuti dal calcolo quota parte di energia primaria.
Relazioni giustificative
Oltre alla visualizzazione grafica, proposta con l’ausilio di una scala di valori visualizzabile nella parte inferiore della finestra di dialogo, è stato attivato un link su ogni locale delle varie zone termiche che permette di accedere alle relazioni di calcolo.
Le relazioni giustificative proposte si suddividono in:
- Analisi parametrica dei risultati
Organizzata in grafici che permettono di confrontare i valori ottenuti per l’edificio oggetto di calcolo e quelli calcolati automaticamente dal software per l’edificio di riferimento corrispondente.
- Indicatore
Mostra l’indicatore per annunci commerciali della zona analizzata in modo tale da poter visualizzare in maniera rapida la corrispondente classe energetica e le prestazioni invernali ed estive dell’involucro.
- Energia termica
Si suddivide a sua volta in Sensibile, Latente, Apporti solari, Capacità termica, Materiali e Ponti termici, e consente di consultare tutti i valori riguardanti il fabbisogno di energia termica per riscaldamento e raffrescamento della zona selezionata.
Nuove relazioni di calcolo
L’importante modifica realizzata nei vari ambiti descritti in precedenza ha portato anche alla rivisitazione delle relazioni di calcolo proposte dal programma. La considerevole quantità di output proposti ha incentivato la realizzazione di quattro gruppi denominati:
Fabbisogno di energia termica
Racchiude le relazioni giustificative dei calcoli di energia termica sensibile e latente per il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio, oltre alla descrizione e al computo di materiali ed elementi costruttivi utilizzati e ad una relazione di verifica della formazione di condensazione interstiziale e superficiale. I principali elementi di novità sono rappresentati dal calcolo di energia termica sensibile per raffrescamento e di energia termica latente per umidificazione e deumidificazione, e dall’introduzione del calcolo dettagliato di apporti solari ed extra flusso termico per radiazione infrarossa verso la volta celeste.
Fabbisogno di energia primaria
Questo gruppo presenta molte novità introdotte dall’evoluzione del quadro normativo. Oltre alle relazioni nelle quali sono esplicitati i calcolo per i fabbisogni di energia primaria per climatizzazione invernale e ACS, che erano già presenti nelle versioni precedenti, sono stati aggiunti gli output per climatizzazione estiva, umidificazione, ventilazione meccanica e illuminazione, per il momento applicabile solo agli edifici di carattere non residenziale, come previsto dall’Appendice D della UNI/TS 11300 – 2.
Relazione con dati aggregati annuali
Si tratta di un riepilogo dei risultati precedentemente calcolati, raggruppati per zona termica oggetto dell’analisi delle prestazioni energetiche dell’edificio e con periodo di riferimento annuale. Viene presentato inoltre, in questa relazione riassuntiva, il calcolo totale di energia primaria per il soddisfacimento dei servizi installati e della quota parte di essa proveniente da fonti rinnovabili.
A.P.E., Indicatore per annunci commerciali, A.Q.E. e Relazione Tecnica ex Legge 10
I decreti attuativi della legge 90/2013, pubblicati il 1º luglio 2015, hanno apportato importanti modifiche agli output di certificazione delle prestazioni energetiche degli edifici.
Prima fra tutte l’introduzione dell’edificio di riferimento utilizzato per l’assegnazione della classe energetica dell’edificio oggetto del calcolo in base all’indice di prestazione energetica globale. Entrambi gli output qui sopra descritti sono organizzati in questo quarto gruppo in varie finestre di dialogo.
Selezionando la relazione che si desidera ottenere viene richiesta all’utente la compilazione dei dati informativi di carattere esterno ai calcoli realizzati dal programma, che verranno recuperati in automatico e inseriti direttamente nella successiva schermata, nella quale viene proposto il documento compilato esportabile in vari formati.
Esportazione in formato xml per la Regione Veneto
È possibile esportare i risultati dell’Attestato di Prestazione Energetica in un formato xml sviluppato compatibilmente con il tracciato xsd proposto dalla Regione Veneto.
Grazie a questa implementazione i professionisti abilitati che eseguono certificazioni energetiche in Veneto possono caricare, mediante la funzione Importazione xml, i risultati di calcolo direttamente nel portale Ve.Net.energia-edifici, in modo tale da trasmettere in maniera agevole e precisa i risultati dell’analisi delle prestazioni energetiche dell’edificio oggetto di calcolo, alla Regione.
La possibilità di esportazione in xml, nei parametri descritti da tracciati xsd diversi da quello nazionale, va ad associarsi all’esportazione proposta dal CTI su scala nazionale.